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Dalle ceneri di NFL Italia Blog, qui per un nuovo inizio. Continuando, con semplicità e passione, a scrivere di NFL e College Football. Notizie, Commenti, Risultati e Statistiche dal mondo della palla ovale, made in USA. Fabio "Bembo" Bertini

07 febbraio 2011

Super Bowl XLV

25 PITTSBURGH STEELERS Vs GREEN BAY PACKERS 31 
 
"Vince Lombardi is back at home!!!"

Arlington TX. Nella splendida cornice del Cowboys Stadium i Packers, con una prestazione stupenda, riportano il trofeo, intitolato al loro leggendario allenatore, a Green Bay.
Il match, come prevedibile, inizia con una grandissima tensione per entrambe le squadre che sfocia in numerosi punt nei primissimi drive. Sussulto iniziale si ha quando, dopo 2 minuti, il ritornatore, di Green Bay, Tramon Williams combina un mezzo pasticcio nel ricevere il punt. Fortunatamente per lui riesce in extremis a recuperare l'ovale appena prima che gli avversari si impossessino della palla.
Tocca attendere la metà del primo quarto per iniziare a vedere il "vero" football quando, sull'asse Rodgers-Nelson, Green Bay riesce a trovare l'inerzia giusta per guadagnare campo. Giunti sulle 29 avversarie Aaron lancia il touchdown per le mani sicure del wide receiver Nelson, malamente marcato dal CB William Gay. 
Nel possesso seguente Pittsburgh, a causa di una penalità sul ritorno di kick-off per Illegal Block, si vede costretta a partire dalle proprie 7 yard. Ben Roethlisberger, con troppa spavalderia, lancia lontano, ma il passaggio che esce dal braccione del numero #7 è completamente sballato. E' facile preda per la Free Safety Nick Collins, che macina in slalom le restanti 37 yard che lo separano dalla endzone e dal 14 - 0 GB.
E' una brutta mazzata per gli Steelers, che ripartono nel secondo quarto in modo più guardingo con le corse del RB Mendenhall, alternate a lanci più "facili" di Big Ben. I Giallo-neri però terminano a 15 yard dalla linea di meta e sono costretti ad un FG che accorcia di poco il margine 14 - 3 GB. 
Appena sembra che Pittsburgh abbia trovato il giusto ritmo ecco che Roethlisberger lancia ancora un intercetto evitabilissimo, vista la presenza di una doppia copertura sul suo ricevitore. Questa volta è il Cornerback Bush ad intercettare, anche se non riesce a ritornare per più di una sola yard. 
Nessun problema, sarà ancora il magistrale Aaron Rodgers a condurre in porto il drive. Questa volta A-Rod si affida al suo ricevitore preferito, ovvero Greg Jennings. La difesa Steelers mostra lacune inattese e in 3 riescono a farsi beffare dal lancio del QB di Green Bay. Nemmeno il tanto osannato Troy Polamalu sembra in serata giusta e non riesce ad ostacolare la ricezione centrale di Jennings, che deve solo ricevere e cadere 2 yard più avanti per trovare il Touchdown. 21 - 3 GB.
Con poco più di 2 minuti al termine del primo tempo, Roethlisberger si ricorda di avere all'attivo 2 SuperBowl vinti e un ex-MVP come Hines Ward, quindi gli Steelers ricorrono al veterano wide receiver per condurre in porto il primo drive da 7 punti. 
L'intervallo sul 21 - 10 seppur negativo è meno amaro per Pittsburgh. La ripresa vede scendere sul field degli spenti Packers. 
Gli Steelers con le corse di Mendenhall, favoriti anche da una ottima zona di partenza per un Face Mask sul punt, trovano il modo per sbaragliare la difesa avversaria. Big Ben va in scramble, e a suon di corse, Pittsburgh trova quella decisiva con un taglio centrale sempre di Mendenhall. La rimonta sembra essere iniziata. Il 21 - 17 GB dà vigore agli Steelers, in più l'attacco Packers sembra essere rimasto ancora negli spogliatoi. 
Pittsburgh però non riesce ad accorciare ulteriormente quando, dalle 52 yard di distanza, il Kicker Suisham non centra i pali.
Nei minuti rimanenti del 3° quarto, sembra esserci una fase di stasi del match ed i due team si ritrovano come ad inizio partita ad effettuare punt a ripetizione.  
L'inizio dell' ultimo quarto è subito esplosivo e non poteva mancare il "tocco",  meglio dire, la dinamite di Clay Matthews III, che con un tackle in blitz terrificante va ad impattare contro Mendenhall. Il quale non è in grado di trattenere l'ovale, che "schizza" in aria senza padrone prima di trovare le braccia dell' ILB Desmond Bishop che recupera il fumble provocato da Clay III.
I Big Play difensivi, come spesso succede, sbloccano l'attacco, ed infatti Aaron Rodgers si ripropone ai consueti livelli. Passaggio dopo passaggio, con Nelson e la ricezione da brivido di Jones, si riportano sulle 40 avversarie dopo aver chiuso un 3° e 7 importantissimo.
Nelson, in vena di drop, costringe ad un altro 3° e lungo, ma nel play seguente si fa perdonare con gli interessi ricevendo sulle 28 e portando a spasso difesa e palla fin sulle 2 yard. Un Sack allontana Rodgers dalla endzone. 8 yard sono briciole per un QB di questo valore, che non si scoraggia e spedisce un pallone invitante sulle mani di Greg Jennings che, ancora indisturbato, riceve vicino all'angolo esterno ed è Touchdown Packers!!! 28 - 17 GB.
Il divario ritorna ad 11 punti, insufficienti per un TD e FG per consentire a Pittsburgh un piano di pareggio.
Comunque gli Steelers non si danno per morti. Big Ben finalmente riesce a trovare un drive immacolato che porta sulle 30 yard, dove su di un 3° e 3 Mike Tomlin, l'head coach, fa una chiamata strepitosa. Ovvero un deep pass per Wallace che sorprende tutti e rianima il match. Il risultato andrebbe su un inutile 24 - 28, per cui ancora dalla side line arriva la dritta per giocare una conversione da 2 punti. 
Con una option, in stile college, Roethlisberger va in corsa per poi sganciare in pitch la palla a Randle El, che così porta il risultato su un più incoraggiante 28 - 25 GB. 
Sembra essere la serata dei 3° down spettacolari, ed ecco che Rodgers su un 3° e 10, sulle proprie 25, pesca Jennings centralmente, il suo taglio è magnifico e prosegue nella corsa fin sulle 44 avversarie. E' l'occasione per il poco sfruttato RB Starks, che si fa trovare prontissimo e guadagna un altro down importantissimo, per i suoi, con una corsa esterna. All'occorrenza anche il ricevitore Jones mette in mostra le sue doti e cattura una palla decisiva sulle 8 yard. Arrivati al 3° e Goal, sulle 5, non riesce il passaggio in endzone per Nelson. L' Head Coach di Green Bay Mike McCarthy, decide di andare per 3 punti sicuri con il Field Goal. Si va sul 31 - 25 GB.
Sul teleschermo appaiono le statistiche delle rimonte effettuate in postseason da Ben Roethlisberger, sicuramente il QB più affidabile in questo genere di situazioni. 
L'inizio del drive finale si complica a causa della penalità di Fox per Unnecessary Roughness. Ben si trova costretto a partire dalle 13 yard. Riesce a avanzare per altre 20, ma poi si ferma in tre lanci incompleti e sull'ultimo passaggio verso Wallace si spengono le speranze del 3° Super Bowl in sei anni per Pittsburgh. 
Per Aaron Rodgers non rimane che inginocchiarsi e in un colpo solo scacciare l'ombra di Brett Favre, aggiudicarsi l' MVP della gara, e far "tornare a casa" Vince Lombardi! 
Si chiude così uno splendido Super Bowl che vede alzare il Vince lombardi Trophy al team con il più bel Football espresso in questa postseason, ed in un Grande Ballo memorabile per gli amanti del Passing Game.

L'Analisi:
Cerchiamo adesso di analizzare i punti chiave del match. Sicuramente hanno pesato sul risultato i 3 Turnover commessi da Pittsburgh, i 2 intercetti lanciati e il fumble commesso da Mendenhall, che sono stati sfruttati in modo perfetto da Green Bay. Infatti da queste 3 circostanze sono arrivati ben 21 punti su 31 totali.
Quello che non è riuscito agli Steelers è stata la mancanza di drive lunghi, senza errori, per tenere lontano dal field Aaron Rodgers. Solo nel 3° quarto Big Ben ha orchestrato drive senza macchia, ma non poteva bastare un solo quarto per vincere il Super Bowl. Anche in difesa non si sono viste quelle giocate che spezzano morale e drive. Harrison è riuscito a mettere a segno un solo sack, 3 in totale per il team. Mentre nelle secondarie sono emersi i soliti errori dei Cornerback, Gay su tutti, se poi consideriamo la prestazione sottotono di Polamalu ecco che si può spiegare il massacro provocato dai lanci di Rodgers nelle retrovie di Pittsburgh.
Questa volta si può, e si deve fare una critica a Mike Tomlin per non aver trovato rimedio ad una difesa che non è riuscita a fermare un attacco come quello di Green Bay, dove era scontato un gioco largamente improntato sui passaggi. E' mancata la solita pass rush e non si è trovato mai il rimedio per arginare Nelson e Jennings. In più alcune chiamate offensive sono state palesemente errate. Come in occasione del primo intercetto, dove in quella circostanza, al primo quarto, con un 1° e 10 sulle proprie 7 yard, non si può chiamare un pericoloso passaggio profondo come è stato fatto. In più l'avvio di match aveva evidenziato chiaramente le difficoltà (uniche) dei Packers nel difendere sulle corse, soprattutto esterne, di Mendenhall. Altra critica a Mike Tomlin è il ripetersi, come contro Baltimore, di un ingresso troppo superficiale all'inizio dell' incontro dei suoi ragazzi che si sono ritrovati con un Super Bowl già compromesso sul 14 - 0 nel primo quarto.  
Da elogiare la condotta del match da parte di Green Bay che, seppur subendo la rimonta di Pittsburgh, ha sempre dimostrato di sapere reagire e riportarsi a distanza. Aaron Rodgers è entrato già tra i Top QB della lega, se non addirittura da considerare il numero uno attuale. Ha lanciato ben 3 TD, in più ha eseguito passaggi anche rischiosi sul profondo anche in occasione di 3° e lungo. Sinonimo di grande lucidità, unita ad una qualità eccelsa nell'esecuzione, con parabole veloci che anche in caso di errori difficilmente possono essere intercettate. Mike McCarthy, l' Head Coach dei Packers, in una stagione terribile per gli infortuni subiti, non ha snaturato una squadra fantastica. Ha solo modificato il tipo di scelte in attacco, prediligendo in modo forte i pass. Un rischio per molti coach, ma McCarthy, con un playbook eccelso, ha saputo far sempre le chiamate giuste, e assecondato dal talentuoso Rodgers, il tutto si è trasformato in successo.
La difesa, pur non trovando più di un sack, ha saputo difendere e anche segnare grazie ai turnover che si sono saputi creare. 2 infortuni nel corso del Super Bowl a giocatori di spessore, come il WR Driver e il CB Woodson non hanno minimamente inciso sul corso dell' incontro.
Nelson e Jennings sono stati a dir poco eccezionali, con qualche drop per il primo, in una partita praticamente perfetta.
C'è da chiedersi cosa potranno fare il prossimo anno, quando magari non saranno subissati dagli infortuni. 
Per Green Bay ed i loro fan aver scacciato l'ombra di Brett Favre, sia dalla franchigia che dal QB Rodgers, sarà anche una bella sensazione in futuro. In più la convinzione nelle loro potenzialità maturata nel corso di questi playoff, sarà un bagaglio di esperienza che conserveranno per anni a venire.

Vince Lombardi da lassù sarà stato fiero di una squadra degna delle sue tattiche e affidata ad un Coach poco pubblicizzato, ma di grande intelligenza tattica.

- Link ---> Highlights del Super Bowl XLV Pittsburgh Steelers Vs Green Bay Packers.

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